“Voci dai mondi” si prefigge un obiettivo difficile, ma affascinante: descrivere la condizione umana in tutta la sua più cruda e spregiudicata natura attraverso collage di immagini forti che fanno eco a temi universali, liberi da condizionamenti culturali.
L’uomo di oggi è una megamacchina completamente dimentico delle connessioni che esistono tra lui, la natura e l’universo, presentato come un amalgama cosmico di vibrazioni. Fagocitato da un sistema che lo ha reso cieco e alienato, l’uomo è un automa che non riesce più a pensare con la propria testa ma accetta frustrato la propria condizione, quasi senza rendersene conto. In tutto questo, non ha una propria individualità, ma proprio come un burattino è manipolato da chi decide per lui.
“Voci dai mondi” è un dialogo dell’mc-beatmaker con le voci del proprio sè che si interroga incessantemente andando alla ricerca delle vere dimensioni dell’io.
Quando si dice "Hashetic"...